Autore: Antonella Monzoni
Testi: Gianni Berengo Gardin, François Lotteau e Antonella Monzoni
Pagine: 80
Lingua: Italiano/Francese
Anno: 2011
Formato: 248×172 mm.
Confezione: Copertina in seta
ISBN 978-88-95388-13-7
€ 28,00
Menzione speciale Premio Bastianelli 2012.
La vita discreta e appartata di una donna con un cognome che racchiude
il mito delle origini dell’arte fotografica, visitata con tatto e poesia
dall’obiettivo di Antonella Monzoni. Immagini pregne di intimità che
rivelano il segreto dell’esistenza di Henriette Niépce, nipote di uno
dei padri della “fatale invenzione”, prima moglie del regista Gillo
Pontecorvo e sorella della famosa Janine, una delle prime photoreporter.
Scatti a colori ma che”risuonano” come in un bianco e nero antico e
profondo. Così ne parla Gianni Berengo Gardin nella prefazione: “Io, che
vedo la fotografia solamente in bianco e nero, ho trovato in questo
delicato reportage un sapiente uso del colore che, per alcuni scatti in
particolare, è senza dubbio il linguaggio più adatto alla narrazione.”
[…] Non ci si perde dentro una casa; semmai ci si può sentire estranei, alienati. Ma ci si può perdere fra le miriadi di oggetti che hanno avuto parte del flusso della vita di un altro; nel tentativo di raccontare un universo di memorie, di rimorsi e rimpianti, senza tradirli. Senza partire da noi stessi. Orientarsi tra le cose degli altri. Eppure, per noi, le cose di Henriette Niépce esistono nella luce, nella penombra, nel silenzio avvolgente delle foto di Antonella Monzoni e non là dove sono. Le relazioni che la Monzoni ha stabilito all’interno del rettangolo fotografico danno a loro vita e significato. Ci appaiono nella loro bellezza ricercata ed evocativa e ci sorprendono per la loro capacità di intercettare il nostro vissuto. Non appartengono al loro nome. Il dizionario dove li troviamo è scritto nella memoria dei nostri occhi, nella luce e nell’oscurità dei nostri sentimenti.[…] Franco Carlisi, Gente di Fotografia 51.