Autore: Giuseppe Pagano
Testi: Giovanna Gammarota
Pagine: 96
Lingua: Italiano/Tedesco/Inglese
Anno: 2018
Formato: 210x210 mm.
Confezione: Brossura filo refe e copertina con bandelle
ISBN 978-88-95388-33-5
€ 32,00
[…] Il viaggio di Giuseppe Pagano nel mondo di Alberto Giacometti
comincia dalle piccole pietre deposte sulla tomba dello scultore, a Stampa, nel
cimitero del paese circondato dalle alte pareti di roccia della Val Bregaglia. Da
quel momento in poi, e per diverse volte, egli tornerà in questa valle a cercare
le tracce di un passaggio sospeso: «Sentivo che quel luogo mi chiamava» – dice
– «ovunque guardassi trovavo segni inequivocabili, come se la sua fosse una presenza bloccata in quel posto». Solo
attraverso la morte l’uomo è in qualche modo liberato. La morte rende solenne la
vita e dunque, come dice Berger, “l’essenza dell’opera di Giacometti è la consapevolezza
della morte”. Giacché lo scopo dell’agire nel vivere è quello di vedere, il troppo guardare è un po’ come non vedere, e cos’è che non si vede nella vita
se non la morte? Nonostante ciò, Giuseppe Pagano compie questo atto del vedere
senza riuscire mai a “rendere definita” la visione della realtà, proprio come
ha sempre affannosamente cercato di fare lo scultore svizzero.
(dalla prefazione al libro di Giovanna Gammarota)
Questo sito utilizza icookieper migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando sul sito accetti l'uso dei cookie.