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Silvio Canini: UMBRATILE - Collana CAPSULE PHOTO di Gente di Fotografia

Silvio Canini: UMBRATILE - Collana CAPSULE PHOTO di Gente di Fotografia

Autore: Silvio Canini
Testi: Sabrina Foschini, Loredana Cavalieri, Silvio Canini
Pagine: 60
Lingua: Italiano/Inglese
Mese/Anno: Marzo 2025
Formato: 182x210 mm
Confezione: Copertina 3 ante su Fedrigoni Materia Terra Gialla 250 g - Confezione dorso nudo, filo a vista grigio

ISBN 978-88-88290-10-2

€ 25,00

Era usanza negli anni sessanta, ma forse anche prima, che per tirar su qualche soldo extra, si affittava la propria casa ai bagnanti che venivano a trascorrere le vacanze al mare mentre noi andavamo a dormire nel garage dove si era rimediato un bagno. I meno fortunati si adattavano nel capanno.
I villeggianti facevano la stagione intera, veniva giù tutta la famiglia con nonni a seguito, solo il padre a volte doveva ritornare al paese a lavorare, mica come adesso che si fatica a fare un week end.
I miei genitori avevano una merceria sul viale principale e non avevano tanto tempo per starmi dietro, così diventavo per l’estate figlio dei turisti e fratello dei loro figli, mangiavo spesso con loro e stavo al mare tutto il giorno, si sfruttava tutto il sole fino a quando c’era.
Ricordo che verso la fine della giornata si andava a cercare il sole per finire i giochi di sabbia, perché quei giganti di cemento lo nascondevano.
Qualche inverno fa, mentre stavo facendo dei video sulle dune che fanno in autunno per ripararsi dalle mareggiate, mi è venuta in mente questa cosa. Ero vestito leggero e cercavo di stare il più possibile al sole, così iniziai quel giorno a fare qualche foto dal basso, salendo sulle cabine, per cercare di rendere visivo il mio pensiero.
Le prime foto le ho fatte nel 2016, un paio delle ultime nel 2025. Non sentivo ancora di avere finito, mi mancava una foto: mancavo io, oggi, un adolescente che si sposta a cercare l’ombra per vedere lo schermo dello smartphone.
È fantastico quando i nostri ricordi offuscati dal tempo riemergono, riviverli e cercare di metterli in ordine portandoli sulla carta. Siamo sempre noi, in un altro tempo, solo un po’ più vecchi e un po’ più fluidi.
Ps: Accompagnato dai miei amici albergatori sul tetto dei loro alberghi per fare le foto, alla domanda: tu cosa vedi?
Nessuno ha notato e ha detto “l’ombra!”

(Silvio Canini)